
Riteniamo che la gestione del cane avvenga giorno dopo giorno nel quotidiano ed è li, quindi, che dobbiamo darvi gli strumenti per poter capire ed interagire al meglio con il vostro cane.
Non usiamo metodi coercitivi, che condanniamo a priori, ma non ci avvaliamo neanche di ricompense in cibo in quanto crediamo che la più grande gratificazione del cane stia nel rapporto con il proprio umano e nella soddisfazione di stare bene con lui, non facendo “cose” con lui, mai per lui.
La guerra degli strumenti non ci appartiene. Partendo dal principio che “sul dolore non si costruisce niente” rinneghiamo collari con le punte e/o elettrici, ma per il resto non ci poniamo vincoli, cercando il giusto strumento per quel cane e quel proprietario.
Il nostro motto è “il cane si gestisce da libero”, una volta ottenuto questo, collari e pettorine e guinzagli diventano semplici accessori che facciamo indossare al cane “altrimenti ci multano”.

Siamo perfettamente consapevoli che nel panorama canino esistono linguaggi diversi e tempistiche diverse dovute a basi selettive diverse.
Il punto C prevede classi di socializzazione con la finalità di far acquisire al cucciolo un linguaggio universale adattabile ad ogni tipologia di cane con cui interagire.
Da noi l’esuberanza di un Boxer rappresenta una risorsa da incanalare e non una patologia, la “calma” di uno Staffi sarà fonte di preoccupazione e non una finalità da raggiungere, la ritualizzazione “rumorosa ed invadente” di un Rott rappresenterà una tappa fondamentale per la corretta formazione emotiva del soggetto, il predatorio di un Malin sarà fonte di stimolo per farlo lavorare con noi.
Un cane, una personalità! Una razza, un comportamento, tanti stili di comunicazione così come tanti sono i dialetti all’interno della lingua italiana.
Sport sì, ma a misura di cane.
Si alla Mobility Dog, per rafforzare divertendosi il rapporto cane - conduttore, per risolvere piccoli problemi imparando a conoscersi.

